top of page
  • Immagine del redattoregestionefop

“BURNOUT: UNA SPIRALE IN MOVIMENTO” a sostegno del personale infermieristico

Aggiornamento: 21 apr

Il primo passo per prendersi cura di chi cura


le infermiere del reparto di Oncologia Pediatrica, la psicologa Dott.ssa Antonella Guido, Serena Sannino e la ceramista della Fond. Thun Matilde Tibuzzi
Il Team di lavoro

Nella Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, 15 Febbraio 2024, viene inaugurata l’opera “BurnOut: una spirale in movimento” realizzata dal personale infermieristico di U. O. Oncologia Pediatrica di Fondazione Policlinico Univ. A. Gemelli durante il laboratorio di ceramico-terapia offerto da Fondazione Lene Thun in collaborazione con la dottoressa Antonella Guido, Psicologa e Psicoterapeuta del reparto.

“Burn out: una spirale in movimento” è la rappresentazione di un percorso, iniziato nel 2022 e conclusosi a fine 2023, nato dalla volontà di prendersi cura del personale del reparto di Oncologia Pediatrica che, con professionalità e dedizione, supporta quotidianamente la difficile realtà delle famiglie e dei ragazzi che affrontano il percorso oncologico. Il personale ha partecipato agli incontri su base volontaria al di fuori dell’orario lavorativo. L’Opera è attualmente posizionata nella hall del Policlinico Univ. A. Gemelli e visibile a tutti.

Il Progetto Sperimentale ART-OUT

L’Opera è il primo risultato di un Progetto Sperimentale più ampio, “ArtOut”, che mira a sfruttare i benefici della ceramico-terapia per migliorare il clima emotivo del team di lavoro. Il burn out, come definito dall’OMS, è una sindrome caratterizzata da negatività, cinismo, ridotta energia ed efficacia professionale. Il personale del reparto di Oncologia Pediatrica è costantemente impegnato in relazioni “professionali” che sollecitano il canale emotivo. L’empatia con i bambini e le loro famiglie può creare negli operatori complessi meccanismi psichici e portare a situazioni altamente stressanti. Il progetto “ArtOut” interviene, quindi, rendendo visibili i pensieri, i vissuti e le emozioni complesse. Durante il ciclo di incontri, il personale ha potuto confrontarsi sugli elementi di rischio e sulle risorse del contesto lavorativo, lasciando traccia di questi contenuti attraverso la manipolazione guidata dell’argilla. Il percorso ha dato rilievo al processo di creazione attraverso modalità di comunicazione espressiva non verbale che si sono integrate ai focus group. Il lavoro artistico-espressivo ha favorito la manifestazione delle emozioni e della creatività, liberando energie psichiche conflittuali e promuovendo il benessere psicologico. Il percorso di gruppo ha avuto la funzione di rafforzare il senso di identità, i confini individuali e quelli di gruppo che possono essere tra loro sinergici. Tutte le variabili psicologiche monitorate durante il percorso, come l’esaurimento emotivo, la depersonalizzazione e la disregolazione emotiva, hanno mostrato un miglioramento.  

Il personale infermieristico dell’ U.O. Oncologia Pediatrica, diretto dalla coordinatrice infermieristica Lucia Dario, ha inoltre condotto una Scoping Review sul piano scientifico. Il lavoro ha fatto emergere, non solo l’alta percentuale di burn out, ma anche la carenza o assenza di programmi atti a fronteggiarlo. L’analisi conferma l’importanza del progetto “ArtOut” che segna l’inizio di un percorso di sensibilizzazione e prevenzione.

“ArtOut” è stato progettato in collaborazione con la ceramista arte-terapeuta Matilde Tibuzzi (Fondazione Lene Thun) e la dottoressa Antonella Guido, Psicologa e Psicoterapeuta di U.O. Oncologia Pediatrica Pol. Univ. A. Gemelli, finanziato da Fondazione Lene Thun.

Il Prof. Antonio Ruggiero, responsabile di U. O. di Oncologia Pediatrica, che ha fortemente voluto e sostenuto l’attività, sottolinea l’importanza di questo progetto che da visibilità alla salute dell’attività lavorativa del personale sanitario ed al concetto stesso di burn out: “Occuparsene ed attivare misure preventive atte a fronteggiarlo è fondamentale per tutelare gli operatori sanitari che operano in situazioni ad alto grado di complessità, come in oncologia pediatrica. Prendersi cura di chi cura permette di migliorare il clima lavorativo e garantire una maggiore attenzione nella presa in carico del paziente, per questi motivi abbiamo scelto la giornata sul cancro infantile per inaugurare l’opera collettiva realizzata durante il team building”. 



Comments


bottom of page